Il presente studio si propone di ricostruire alcuni aspetti delle
relazioni politico-diplomatiche, militari ed economiche intercorse tra
l’Italia e lo Stato Indipendente Croato fino alla caduta del fascismo e
al successivo armistizio dell’8 settembre 1943. Ufficialmente
contrassegnate dal rapporto di alleanza, le relazioni italo-croate
furono caratterizzate in realtà da una forte conflittualità a diversi
livelli, generata da alcune fondamentali questioni, tra le quali
primeggiava la disputa dalmata. Le tensioni non riguardarono solo i
rapporti tra Roma e Zagabria ma determinarono ancor più una serie di
attriti tra le autorità militari e le personalità politiche italiane
all’interno dello stesso Stato croato: gli ambienti militari italiani
fin dall’inizio si dimostrarono critici nei confronti degli ustaša al
potere, mentre la Legazione Italiana a Zagabria criticò gli
atteggiamenti filo-serbi assunti da ufficiali e soldati italiani.
L’intransigenza degli ustaša vicini alla Germania nazista in
contrapposizione alla flessibilità che caratterizzò le posizioni del
leader Ante Pavelić rappresentò poi un ulteriore ostacolo per
l’imperialismo italiano; senza dimenticare infine, nel contesto
quotidiano, i numerosi “incidenti” tra militari italiani e milizie
croate.
Alberto Becherelli ha conseguito il titolo di dottore
di ricerca in Storia dell’Europa presso Sapienza, Università di Roma.
Collabora con la cattedra di Storia dell’Europa Orientale del dip.to di
Storia, Culture, Religioni e con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore
dell’Esercito. Si occupa di Storia dell’Europa danubiano-balcanica con
particolare interesse all’area ex jugoslava.