Lezione seminariale Welfare e Rom 21 maggio 2014

La prossima lezione seminariale avrà luogo mercoledì 21 maggio dalle 17 alle 19 in aula C dip.to Studi Storico religiosi.
Il dott. Alessandro Pistecchia parlerà di Welfare e Rom.



Il cinema e la Grande Guerra

La prossima lezione seminariale avrà luogo mercoledì 14 maggio ore 17-19 in aula C studi storico-religiosi.

Il dott. Rivieccio parlerà di "Cinema e Grande Guerra".


L'imperatore dei francesi e l'Europa napoleonica



Giovanna Motta (a cura di), L'imperatore dei francesi e l'Europa napoleonica, Nuova Cultura, Roma, 2014

I saggi qui raccolti permettono di seguire le articolate vicende del ventennio napoleonico fra politiche familiari e dimensione internazionale, in un complesso contesto di eventi e protagonisti che consentirà alla Francia di imporre il suo modello nella politica, nella guerra, nella cultura. L’alleanza dell’imperatore con l’Austria, vinta in memorabili battaglie, e il matrimonio con Maria Luisa d’Asburgo; l’emanazione del codice civile; l’impianto familistico del potere; la politica adriatica; l’incontro con la regina Luise di Prussia; l’ascesa di Bernadotte al trono svedese, sono tutti punti in discussione che disegnano il profilo di Napoleone, il suo forte carisma, la sua immagine percepita criticamente dalla storiografia inglese, la sua figura diffusa nell’Impero ottomano come nell’America di Jefferson, gli anni della gloria, come quelli delle sconfitte. All’eco delle imprese napoleoniche studiate dagli storici militari si aggiunge così il contributo di studiosi di varie discipline, che affrontano, approfondiscono, interpretano, momenti diversi – dagli equilibri internazionali al riformismo, dalle stanze private del castello di Saint Cloud, ai campi di battaglia –raccontati dalla letteratura e dal cinema. Quello che era stato considerato un genio nell’arte della guerra chiude tristemente la sua parabola che per molti anni lo aveva visto vittorioso, quando si imbarca alla volta del suo ultimo esilio a Sant’Elena, nell’Oceano Atlantico, forse ripensa al fuoco dei cannoni, alle fiamme di Mosca, al ghiaccio della Beresina. Da lì partono ormai i giorni del dolore che lo spirito del Romanticismo avrebbe esaltato più di quelli delle vittorie, anche se per molti rimarrà il suo mito, alimentato dai contemporanei, che lo tramanderanno ai posteri.