4-5 dicembre. L'Italia e la Grande Guerra. La neutralità 1914-1915. Congresso di studi storici internazionali
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L’evento, in quanto previsto presso il Comando Generale
della Guardia di Finanza, richiede la registrazione preventiva (da effettuare
all’indirizzo e-mail centegrandeguerra@smd.difesa. it)
e l’accredito in sede.
Si comunica che all’interno del Salone d’Onore non sono
ammesse borse e zaini ingombranti ed è richiesto un abbigliamento consono al
contesto: si prega dunque di volersi conformare a tali disposizioni
Conferimento del titolo di Professore honoris causa ad Antonello Folco Biagini
26
novembre 2014 ore 12
L’Università
Statale del Daghestan Conferisce il titolo di Professore Honoris Causa al prof.
Antonello Folco Biagini.
La cerimonia,
tenutasi nella sala del Senato Accademico della Sapienza, Università di Roma, è
stata aperta dagli indirizzi di saluto del rettore della Sapienza, prof. Eugenio
Gaudio e dal rettore dell’Università Statale del Daghestan, prof. Murtazali
Rabadanov.
È proseguita con
l’elogio da parte del prorettore dell’ateneo daghestano, prof. Gasanov Magomed e con gli
interventi dei proff. dell’università capitolina, Alfredo Antonaci e Dzhalaludin
Saidbegov.
Dopo il
conferimento del titolo honoris causa, il prof. Biagini ha ringraziato il
gruppo di lavoro del dottorato in storia dell’Europa diretto dalla prof.sa
Giovanna Motta e tutti i colleghi che in questi anni hanno contribuito all’incremento
e al potenziamento dei rapporti internazionali della Sapienza.
Le cartoline musicali del Montenegro
Lunedì 17 novembre, l'aula Odeion dell'edificio di Lettere ospiterà la proiezione del film "Le cartoline musicali del Montenegro" del compositore e autore Bole Boskovic, organizzata dal Centro di ricerca e cooperazione con l'Eurasia, il Mediterraneo e l'Africa Sub-sahariana (Cemas) e dall'Associazione Sapienza in movimento.
Alla presenza dell'autore, interverranno la studentessa Federica Di Pietro, rappresentante al consiglio d'amministrazione della Sapienza; il prorettore alla Cooperazione internazionale della Sapienza e direttore del CEMAS, Antonello Biagini; il preside della facoltà di Lettere e filosofia Roberto Nicolai; S.E. l'Ambasciatore del Montenegro in Italia Vojin Vlahovic.
Sarà proposto un rinfresco con prodotti tipici del Montenegro.
Info
Andrea Carteny - Cemas
T (+39) 06 49913414
andrea.carteny@uniroma1.it
Federica Di Pietro
federica.dipietro@uniroma1.it
La Sapienza incontra le università della Belarus
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Il 22 ottobre nell'aula degli Organi collegiali del Rettorato
della Sapienza Università di Roma si
è svolta la visita di una folta delegazione delle università
bielorusse, coordinate dal Centro per le Relazioni Internazionali del Ministero
per l’Educazione della repubblica di Belarus, provenienti dall'Università statale
Yanka Kupala di Grodno, la più grande realtà universitaria del paese, e da
altre istituzioni accademiche della Belarus.
Il discorso di apertura è stato tenuto dal Prorettore
per la Cooperazione e le Relazioni internazionali Antonello Biagini, che
ha illustrato l'attività didattica, di ricerca e di cooperazione della Sapienza,
in particolare nell'area dell'Est Europa. Per illustrare le attività di ricerca
svolte negli anni dal dottorato di ricerca in “Storia d’Europa” con il
coordinamento di Giovanna Motta, sono intervenuti Andrea Carteny, Caterina Bassetti, Stefano
Pelaggi; per l’attività di
cooperazione scientifica svolta dal CEMAS (Centro per la Cooperazione con
l'Eurasia, Il Mediterraneo e l'Africa Sub-sahariana) della Sapienza ha preso la
parola Gabriele Natalizia; per l'Ufficio Relazioni
Internazionali ha illustrato le possibilità di
collaborazione accademica Graziella Gaglione. Hanno contribuito
all’organizzazione e preso parte all’incontro Giuliana De Luca, Valentina
Alvaro, Susanna Squillaci. Il dottorando Paolo De Luca ha svolto opera di
mediazione linguistica traducendo dall’italiano al russo. Durante l'incontro
(qui illustrato dalle foto di Marina Demosyuk) sono stati proposti ed indicati
modelli e forme di cooperazione scientifica ed accademica unitamente alla
possibilità di dare maggior stimolo in entrambe le direzioni alla mobilità
di studenti, giovani ricercatori e professori.
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Al ritorno della delegazione in Belarus, Elena Bondar
dal Centro per le Relazioni Internazionali di Minsk ha trasmesso i
ringraziamenti del Direttore del Centro A. Samuilich e il suo invito, ricevuto
il 10 novembre, per la Sapienza ad organizzare una delegazione e visitare il
paese per procedere a una più stretta collaborazione bilaterale.
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Antonello Battaglia, Viaggio nell'Europa dell'Est. Dalla Serbia al Levante ottomano
Viaggio e viaggiatori,
una lunga storia che abbraccia spazio e tempo, collega mondi lontani, culture
diverse, idiomi e che caratterizza da sempre l’identità dell’uomo. Esploratori,
avventurieri, pellegrini, missionari, intellettuali, touristes, diplomatici a cui aggiungere anche gli addetti e i
delegati militari. I verbali e le relazioni di viaggio di questi ufficiali del
Regio Esercito, custoditi presso l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato
Maggiore dell’esercito, oltre alle note di servizio, sono ricchi di dettagli,
di cronache particolareggiate sulle terre percorse e visitate. Impressioni,
commenti, previsioni e spunti personali dei militari che viaggiano per conto
del ministero della Guerra. Il maggiore Attilio Velini fu inviato in Serbia
come delegato italiano della commissione per la delimitazione dei confini serbi
(1879) e, in quei convulsi mesi, ebbe l’opportunità di viaggiare e conoscere i
tratti salienti del principato cogliendo appieno il crescente panserbismo e le
sue possibili derive future. Dieci anni dopo, il colonnello Dal Verme effettuò
lo stesso viaggio, spingendosi però più a est, fino a giungere a Costantinopoli
e a rientrare in Italia per Corinto e Corfù.
Questi viaggi rientravano in un programma ben
preciso dei vertici militari, in un segmento temporale, 1879-1889, in cui la
penisola balcanica acquistava progressivamente importanza agli occhi del
governo di Roma.
1914 i volti della Grande Guerra - 6 novembre 2014
In occasione del
centenario dallo scoppio del primo conflitto mondiale, l'Università Europea di Roma propone un convegno
che intende approfondire aspetti specifici di questo “evento periodizzante”.
La giornata di studio si strutturerà
in due moduli: nel primo verranno affrontati temi e problemi di un conflitto
inizialmente tutto europeo e poi mondiale, con particolare rilievo al ruolo
assunto dalle Forze Armate e dalle donne.
La seconda parte della giornata
si comporrà di interventi - in modalità “tavola rotonda” - in cui le sinergie
di ricercatori afferenti a discipline sociali (giuridiche, psicologiche,
storiche, geopolitiche) verranno investite per valutare il conflitto da punti di
vista diversi, fornendo spunti di riflessione secondo un percorso
multidisciplinare.
Come raggiungerci l’Università
Europea in treno:
Dalla Stazione Termini, ogni ora
(al 38° minuto) treno Roma Termini - Civitavecchia. Scendere alla stazione Roma
Aurelia. Uscire dal sottopassaggio a via della Stazione Aurelia. A destra,
prendere la salita e poi via dei del Balzo, fino al numero civico 12. Seguire
il percorso obbligato. Al termine della discesa, a destra, c’è il portico con l’entrata
e la portineria Bus Atac 892 da via Baldo degli Ubaldi (fermata Metro A)
a via degli Aldobrandeschi (capolinea). Atac 247 da via Cipro (capolinea -
fermata Metro A) a stazione Aurelia (capolinea).
Contatti:
Università Europea di Roma Via degli Aldobrandeschi, 190 -
00163 Roma Tel. 06 66 54 31 www.universitaeuropeadiroma.it
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Call for papers
Conference 2015
Fashion Through
History
Costumes, Symbols,
Communication
Sapienza University of Rome
Rome, May 20-21, 2015
The Initiative: Following the tradition
of previous conferences (2013-2014), Sapienza University of Rome launches the
call for papers for the international conference Fashion Through History, with an broad subtitle that aims to
confront the complex reality of fashion.
When and Where: The conference will be
held on May 20 and 21, 2015 at Sapienza University of Rome (P.le Aldo Moro 5).
Aims: The conference intends to open a
debate on the relation between fashion and society through history, analyzed in
the context of an intensely interdisciplinary research. In every epoch, fashion
is the product of society, but at the same time it contributes to define that
society representing it through symbols and agents of change. As it is shown
today, the relation between creativity and the market, the interaction between
brands and new dynamics of production and distribution are essential also for
the re-elaboration of the concept Made in
Italy.
Modality:
The program will include both plenary
sessions and thematic ones divided into panels, with a chair, a discussant
and at least three speakers. Within each panel, participants will present and discuss their researches of high
scientific level able to communicate with each other and enrich the knowledge on the
topics of the conference.
Methods: The scientific approach of the conference
is aimed at a broader interdisciplinarity and internationality, in the belief
that only by combining diverse knowledge, which use various and effective
methods of research, we can deepen the understanding of social history and that
of costumes. In this perspective, of great importance are contributions of
professors and researchers of history, sociology, philosophy, economics,
communication, psychology, art and literature, of various countries between the
past and the present.
Participants: The conference wants to provide an opportunity for debate between the
academic setting, large Maisons and
many different companies engaged in the sector. Particular attention is given
to junior researchers (PhD students, post doctorates, research fellows) for
whom a reduced participation fee of 60 euro is reserved, compared to the fee of
120 euro for senior researches.
Sessions: The Organizing Committee
encourages the submission of paper proposals – which will then be
analyzed for approval – that could be
framed within the following key
words:
History of fashion;
Economy and marketing;
Esthetics and communication;
Textiles and fashion techniques;
Uniforms and theater costumes.
Language: The language of the conference is
English, with the possibility to hold some sessions in Italian and French upon
the request of the speakers.
Proposals: Applications should be sent in one
mail no later than February 2, 2015 to the following e-mail address romeconference2015@uniroma1.it
and should include:
1. A short curriculum vitae of the
speaker;
2. An abstract of the paper (max 300 words);
3. Contact details.
Participation will be
confirmed by March 2, 2015. The Organizing Committee will publish the program,
as soon as it is ready, on the website of the conference. For any other information,
write to the following e-mail address romeconference2015@uniroma1.it
or visit our website
SEMINARI “POLITICHE MIGRATORIE E DELL’INTEGRAZIONE”
Nell’ambito della
collaborazione avviata con il Dipartimento
di Scienze Sociali ed Economiche e con
il Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale dell’Università La
Sapienza di Roma, sono promossi tre seminari sui temi delle politiche
migratorie e dell’integrazione ai quali parteciperanno gli studenti del Master
in “Migration and Development” diretto dal Prof. Triulzi e dei Corsi di laurea
(triennale e magistrale) in “Cooperazione allo sviluppo” in collaborazione con
il Prof. Marco Cilento e la prof.ssa Cristina Giudici.
Lunedì 13 ottobre
2014, dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Università di Roma
Sapienza, Ex-Caserma Sani Aula Magna - Via Principe Amedeo 184
Processi di integrazione e politiche dell’accoglienza.
Case studies: Australia e Canada
·
Saluti: Prof.
Antonello Biagini – Prorettore Vicario, Sapienza Università di Roma
·
Introduzione: Prof.
Umberto Triulzi – Direttore Master “Migration & Development”, Sapienza
Università di Roma
·
Relazioni: On. Marco
Fedi, On. Francesca La Marca, Sen. Francesco Giacobbe.
·
Dibattito
Lunedì 20 ottobre
2014, dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Università di Roma
Sapienza, Ex-Caserma Sani Aula Magna - Via Principe Amedeo 184
Processi di integrazione e politiche dell’accoglienza.
Case studies: Germania e Brasile
·
Saluti: Prof.
Marco Cilento – Docente di Scienza politica, Sapienza Università di Roma
·
Introduzione: Prof.ssa
Cristina Giudici – Docente di Analisi dei movimenti migratori, Sapienza Università
di Roma
·
Relazioni: On.
Laura Garavini, On. Fabio Porta.
·
Dibattito
Lunedì 27 ottobre
2014, dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Sala del Refettorio della Biblioteca della Camera - Via del Seminario, 76
Processi di integrazione e politiche
dell’accoglienza.
Case studies: Svizzera e Francia
·
Prof. Antonello
Biagini – Prorettore Vicario, Sapienza Università di Roma
·
Relazioni: On.
Gianni Farina, Sen. Claudio Micheloni.
·
Dibattito
* In occasione del
Seminario del 27 ottobre, gli uomini dovranno indossare la giacca.
Per gli studenti della Laurea triennale in
Cooperazione internazionale e sviluppo potranno essere riconosciuti 3cfu come
Attività a scelta dello studente, previa realizzazione di una prova finale da
definire e concordare con la Prof.ssa Claudia Zaccai (c.zaccai@tiscali.it). Le procedure sono
indicate al seguente link:
Graduatoria di merito finale
Sul sito del Dip.to di Scienze Politiche è stata pubblicata la graduatoria di merito finale del XXX ciclo Dottorato in Storia dell'Europa.
Romania e Italia nella Prima Guerra Mondiale
ConcorsoXXX ciclo dottorato Storia dell'Europa
La prova orale dei candidati ammessi si svolgerà martedì 7 ottobre alle 10 presso lo studio n.10
della sezione di Storia Moderna e Contemporanea del dip.to di Storia, Culture, Religioni. II piano, Facoltà di Lettere e Filosofia.
I dervisci rotanti alla Sapienza
Il prossimo 25 settembre, alle ore
18, nell’Aula Magna del Rettorato, a cura del CEMAS - Centro Studi Eurasiatici
BAU, con la cooperazione dell’Ambasciata di Turchia Presso la Santa Sede, del
Dottorato di Storia d'Europa dell'Associazione PuntoeAccapo, la Sapienza ospiterà il Sema Ensemble della Fondazione Internazionale
Mevlana, in tournée sotto il patrocinio
del Ministero della Cultura e del Turismo turco, che eseguirà il sema (danza cerimoniale della confraternita mistica mevlevi
- i cosiddetti dervisci danzanti).
Per assistere è obbligatorio prenotare compilando l'apposito FORM.
La
cerimonia, detta sema, simboleggia l'abbandono del sé e la comunione tra
cielo e terra ed è tra le espressioni più profonde e suggestive del pensiero
mistico in ambito islamico. Questa danza rituale contraddistingue la
confraternita mistica fondata nel XIII secolo a Konya, in Anatolia, dal grande
teologo e poeta turco Celaleddin Rumi Mevlana. La Fondazione Internazionale
che porta il suo nome ne conserva il sapiente messaggio, che la Sapienza, prima
università di Roma, volentieri trasmette agli studenti, alla comunità
scientifica e agli ospiti.
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R. Sciarrone, L'Italia nella Triplice Alleanza. Politica e sistema militare, Aracne, Roma 2014
Le alleanze militari e le trame
diplomatiche costituirono lo sfondo entro il quale s'inserirono le
riforme che lo Stato Maggiore italiano produsse dal 1871 al 1914.
Queste, mutarono il volto dell'esercito italiano che da anello debole
dell'alleanza con gli Imperi centrali (Triplice Alleanza) divenne l'ago
della bilancia nello scontro che si andava a profilare tra i due blocchi
di potenze contrapposti. Alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra
l'Italia aveva migliorato il proprio apparato militare e dato una
fisionomia più dinamica e "vicina" agli eserciti delle maggiori potenze
continentali dell'epoca. Il 23 maggio 1915 il Regno d'Italia avrebbe
dichiarato guerra all'Impero austro-ungarico, aprendo il fronte
italo-austriaco: seicento chilometri di trincee che andavano dai tremila
metri dell'Ortles al mare Adriatico, partecipando alla più grande
guerra di posizione di ogni epoca.
Roberto Sciarrone svolge attività di ricerca presso il dipartimento di
Storia Culture Religioni della “Sapienza” Strategie militari franco-tedesche a confronto (1905-1913), Nuova Cultura, Roma, 2013 e La Repubblica di Weimar nei documenti del Servizio Informazioni Militare,
Nuova Cultura, Roma, 2013. Si occupa di politica estera italiana
dall’unità alla prima guerra mondiale, su cui ha pubblicato numerosi
saggi.
Università di Roma. È dottore
di ricerca in Storia dell’Europa. Collabora con la cattedra di Storia
dell’Europa Orientale e con l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato
Maggiore dell’Esercito. È inoltre membro dell’Istituto per la Storia del
Risorgimento Italiano e Segretario del Centro Studi Eurasiatici
Università Bahçeşehir (BAU). Ha già pubblicato Antonello Battaglia, Sicilia contesa. Separatismo, guerra e mafia, Salerno, Roma 2014
Il separatismo siciliano,
ripetutamente evocato dai moti insurrezionali che nel corso dei secoli hanno interessato la storia dell’isola, ebbe
la sua più vasta diffusione, e i suoi più inquietanti sviluppi, tra il 1943 e
il 1950. Tra la primavera e l’estate del 1943, alla vigilia dello sbarco
alleato, venne fondato il Comitato provvisorio per l’Indipendenza, sedicente
portavoce delle aspirazione del popolo
siciliano. Il vuoto politico seguito alla caduta del fascismo permise al movimento
di proporsi come corrente di rinnovamento ottenendo il consenso di una
popolazione affamata e stremata dalla guerra. Nel febbraio del’44 la riconsegna
dell’isola all’Italia da parte degli Alleati e la decisa risposta dello Stato
alle istanze siciliane portarono ad un inasprimento della lotta che si tramutò
ben presto nell’apertura di un fronte interno, tutto siciliano, tra il Regio
Esercito e i “guerriglieri” indipendentisti. I rastrellamenti e le battaglie
campali ridimensionarono l’eversione secessionista; fu intavolata una
trattativa segreta tra Stato e separatisti che avrebbe portato alla concessione
dell’autonomia siciliana. Negli anni successivi l’isola fu governata, quasi
ininterrottamente, dalla DC ma, nonostante il nuovo assetto politico foriero di
speranze, l’agognata crescita economica non ci fu. L’autonomia, associata non
di rado al federalismo, è ancora oggi al centro di un ampio dibattito, in una
fase storica caratterizzata da una crescente sfiducia nei confronti dello Stato
e dalla nascita di movimenti che rivendicano l’indipendenza. Come nel Nord
Italia, anche in Sicilia iniziano a serpeggiare e a ridestarsi timide simpatie
filo-separatiste.
Antonello Battaglia |
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