Roberto Sciarrone, La Repubblica di Weimar nei documenti del Servizio Informazione Militare, Nuova Cultura, Roma, 2013

Quello dela Repubblica di Weimar fu un periodo ricco di contraddizioni tra la Grande Guerra e l’avvento del Terzo Reich. Il sistema di democrazia parlamentare che riuscì a realizzare fu altresì sorprendente, non solo perché nacque pochi mesi dopo la fine di un conflitto mondiale da cui la Germania era uscita sconfitta ma, in particolar modo, per la portata di trasformazioni politiche e sociali che la caratterizzarono. La ricca storiografia sull’argomento testimonia l’importanza degli eventi che caratterizzarono il 1933, anno spartiacque della storia d’Europa e del mondo. Ciò a cui mira questo saggio è “ricostruire” l’idea che lo Stato Maggiore italiano aveva sulla Germania, alla vigilia dell’ascesa di Adolf Hitler. Attraverso le carte del SIM è possibile cogliere gli aspetti positivi della Repubblica di Weimar, ma anche quegli elementi di forte criticità derivanti dalle clausole penalizzanti del Trattato di pace che costituiranno la base ideologica e sociale della successiva ascesa del nazionalsocialismo.

Lo studio si avvale dei cospicui documenti del “Servizio Informazioni Militare” del Regio Esercito che in data 2 gennaio 1933 vengono integrati in una relazione sullo stato complessivo delle forze armate tedesche. I sette fascicoli analizzati nel volume ci aiutano a comprendere l’ordinamento della Reichwehr, le forme di reclutamento e le scuole militari, la dottrina tattica e l’addestramento, le forze di polizia e le associazioni varie esistenti nel 1933, una fonte del tutto nuova nell’interpretazione di una Repubblica di Weimar ormai al tramonto.