“Storia della Turchia contemporanea”, di Antonello Biagini



Jutarnji List, 30 ottobre 2012

“Storia della Turchia contemporanea”, di Antonello Biagini, un testo fondamentale

COME UNA POTENZA SPAVENTOSA E’ DIVENTATO
UN PAESE MODERNO CHE AMMIRIAMO

di Vlado Vurušić

Biagini descrive minuziosamente il lungo processo della Turchia, tra tensioni e dubbi, nel percorso per la nuova gloria

La Turchia oggi è uno dei Paesi europei con migliori prospettive, mentre altri sono in recessione, una tigre euroasiatica con una crescita del PIL dell’8,5%. In questo momento è coinvolta a pieno nel processo di occidentalizzazione, dopo che il suo ruolo, negli ultimi due decenni, è significativamente cambiato rispetto al periodo precedente alla caduta del muro di Berlino. Sebbene anche prima rappresentasse un sostegno fondamentale per la NATO, il Paese si è ritrovato ad affrontare le sfide che arrivavano dall’opposizione tra modernizzazione/secolarizzazione della società e le tensioni reazionarie dei movimenti integralisti islamici, ha scritto Antonello Biagini, professore della Sapienza, uno dei più conosciuti turcologi al mondo, in occasione della traduzione del suo libro. Questo lavoro capitale, pubblicato da Srednja Europa e tradotto dal turcologo e giornalista Senol Selimović e dall’italianista Nella Popović, è una delle più esaurienti descrizioni della storia moderna del Paese, una storia che ha sempre provocato un forte interesse. Il libro di Biagini demistifica sospetti e pregiudizi europei verso la Turchia presentando la sua storia contemporanea con una lettura eccezionale. Il XX secolo, infatti, è stato per il Paese pieno di sfide e Biagini ne descrive il processo di modernizzazione.

Il grande sentiero

Antonello Biagini
La Turchia, dall’essere il grande malato d’Europa alla fine dei XIX secolo, è passata prima (all’inizio del XX secolo) attraverso la rivoluzione dei Giovani Turchi e l’affermazione del salvatore Mustafa Kemal Ataturk, e poi ha dovuto affrontare il vuoto e l’insicurezza lasciati dalla sua scomparsa, fino alla salvifica neutralità durante il secondo conflitto mondiale.

Opposizione interna

Il libro di Biagini descrive inoltre il periodo di marginalità degli Anni 60 e 70 e l’accelerazione dello sviluppo del Paese negli Anni 90. Durante questo periodo ci sono state opposizioni interne, paure e speranze, generate dal tentativo di conciliare i valori politici occidentali con la tradizione islamica ed asiatica. Biagini ci guida molto bene attraverso la storia della potenza imperiale che per secoli ha governato su una buona parte d’Europa, spaventando la parte restante. Successivamente l’Impero divenne un peso per sé stesso, caduto nella paura delle riforme, fino ad uno dei più grandi massacri della storia moderna, quello nei confronti della popolazione armena. L’ex potenza ha così sofferto della classica sindrome da depressione per la perdita del potere imperiale. Minuziosamente viene quindi descritto il profondo terremoto e i dubbi sulla via della nuova gloria.