Comunicato stampa:
Roma è sempre stata protagonista delle tappe e degli eventi che hanno
segnato la storia del nostro paese. Una storia che si compone di mille battaglie,
lotte che hanno disegnato scenari di potere, ma anche, e questo è l’elemento
affascinante, intrighi, sommosse, tentativi di rovesciare il potere costituito,
insorgenze popolari più o meno organizzate.
Riconnettere i passaggi più importanti delle ribellioni avvenute nella
città eterna significa costruire e riconsegnare una memoria, una storia più
complessa, lontana da una linearità talvolta semplificatoria. Significa
interrogare la portata innovativa delle varie battaglie che hanno modellato e dettato il corso degli eventi.
Leggere la storia sottraendo la memoria e il suo esercizio alla tradizione significa
infatti articolare un sapere in grado di promuovere la creazione di spazi di
apertura, meccanismi di partecipazione e nuove forme di cittadinanza che si
fondano sulla consapevolezza del valore sempre attuale di alcuni episodi.
Il Festival di Storia che si terrà al Nuovo Cinema Palazzo dal 26 al
28 ottobre si articolerà in tre giorni di dibattiti, lezioni, spettacoli e
musica che consentiranno di ripercorrere i momenti più significativi delle
ribellioni e delle resistenze che hanno attraversato la Capitale: dalle eresie e
gli intrighi della Roma papalina alla resistenza romana al regime fascista, per
finire con la storia dei luoghi in cui si sono svolte alcune delle più
importanti battaglie degli anni ’70.
Le modalità di costruzione e realizzazione del Festival di Storia sarà
terreno di sperimentazione: la
composizione di saperi e linguaggi maggiormente accademici con esperienze e
forme comunicative meno istituzionalizzate consentirà di scardinare i
meccanismi classici di trasmissione del sapere. Il Festival di Storia sarà
inoltre un evento nomade: partendo dal Cinema Palazzo attraverseremo altri
spazi molto significativi come la
Facoltà di Lettere e la Casa della Memoria, dando vita a un flusso di
saperi che sia anche strumento di scambio e contaminazione fra luoghi così diversi
tra loro. Alla costruzione del Festival partecipano alcuni dei più importanti
docenti universitari ma anche collettivi universitari, circoli di storia,
associazioni, case editrici e singoli cittadini. Riteniamo infatti che solo
mettendo a cooperazione intelligenze e capacità differenti si possano produrre
elementi di innovazione e avanzamento tanto sul terreno culturale quanto su
quello sociale.
Recuperare una memoria storica a partire da parole, esperienze e
testi, individuare le linee di frattura che hanno determinato svolte e insorgenze,
coglierne il potenziale, il valore di un discorso in grado di parlare anche del
presente, questa è la tensione che muove la costruzione del Festival di Storia.
L’evento nasce dalla volontà di recuperare e produrre un sapere aperto,
accessibile, nella convinzione che la memoria storica è strumento prezioso e
mai neutro, uno strumento indispensabile alla creazione di nuovi modelli di
socialità, di partecipazione, di cittadinanza.
Programma:
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