Il volume raccoglie gli Atti del Convegno dal titolo “La Russia tra
rivoluzioni e riforme” che si è tenuto a Perugia il 9 novembre 2011
presso la Facoltà di Scienze Politiche. L’occasione è stata utile per
ripercorrere un secolo ricco di avvenimenti durante il quale in Russia
sono state gettate le basi per la nascita di una coscienza nazionale
fortemente progressista. Nuove ÿgure politiche entrano in scena durante
la rappresentazione di una tragedia, quella del popolo russo alle prese
con un regime dispotico e illiberale. Grazie alla nuova mentalità
politica cominciano ad allentarsi le catene alle caviglie della società
civile, divisa fra schiavi, servi della gleba, contadini, artigiani
militari e nobili. Tra le menti più brillanti di inizio XX secolo spicca
Pëtr Arkad’eviç Stolypin, l’uomo che avrebbe potuto salvare la
monarchia dalla deriva a cui era fatalmente destinata. La sua opera
riformatrice, che lascia dietro di sé detrattori ed estimatori, arriva
forse troppo tardi. La rivoluzione del gennaio 1905 e le sommosse
popolari imprimono al disfacimento della monarchia un’accelerazione
inaspettata e incomprensibile sia allo zar che alla nobiltà parassitaria
che lo circonda. In fondo, Nicola II che non ha la sapienza del suo avo
Alessandro I, né il coraggio dimostrato dal nonno Alessandro II, è un
sovrano debole e soprattutto in balia degli eventi che lo travolgono a
più riprese, dalla deludente sconfitta contro il Giappone all’ingresso
nel primo conflitto mondiale. Sullo sfondo di questo disastroso scenario
vi sono le idee rivoluzionarie, le nuove teorie socialiste sul ruolo
del proletariato urbano e l’insoddisfazione dei ceti contadini e servili
per la miope politica zarista intenta a procrastinare sine die la risoluzione del problema agrario.
Francesco Randazzo (1970) insegna Storia dell’Europa
orientale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli
Studi di Perugia. È giornalista-pubblicista e collabora con diverse
testate giornalistiche. Ha lavorato per l’Archivio storico dello Stato
Maggiore dell’Esercito di Roma di cui è stato consulente. Autore di
saggi e monografie sui temi della Russia tardo-imperiale, da anni
collabora con istituzioni accademiche italiane e straniere tra cui
l’Università Statale di San Pietroburgo, l’Università di Targu Mures in
Romania, il Centre d’Etudes Slaves dell’Università La Sorbonne di Parigi
e l’Università L’Orientale di Napoli. Scrive per “Russia Oggi”, inserto
italiano del Rossiyskaya Gazeta organo ufficiale delle Istituzioni
russe.