Giovanna Motta (a cura di), L'imperatore dei francesi e l'Europa napoleonica, Nuova Cultura, Roma, 2014
I saggi qui raccolti permettono
di seguire le articolate vicende del ventennio napoleonico fra politiche
familiari e dimensione internazionale, in un complesso contesto di eventi e
protagonisti che consentirà alla Francia di imporre il suo modello nella politica,
nella guerra, nella cultura. L’alleanza dell’imperatore con l’Austria, vinta in
memorabili battaglie, e il matrimonio con Maria Luisa d’Asburgo; l’emanazione
del codice civile; l’impianto familistico del potere; la politica adriatica;
l’incontro con la regina Luise di Prussia; l’ascesa di Bernadotte al trono
svedese, sono tutti punti in discussione che disegnano il profilo di Napoleone,
il suo forte carisma, la sua immagine percepita criticamente dalla storiografia
inglese, la sua figura diffusa nell’Impero ottomano come nell’America di
Jefferson, gli anni della gloria, come quelli delle sconfitte. All’eco delle
imprese napoleoniche studiate dagli storici militari si aggiunge così il
contributo di studiosi di varie discipline, che affrontano, approfondiscono,
interpretano, momenti diversi – dagli equilibri internazionali al riformismo,
dalle stanze private del castello di Saint Cloud, ai campi di battaglia –raccontati
dalla letteratura e dal cinema. Quello che era stato considerato un genio
nell’arte della guerra chiude tristemente la sua parabola che per molti anni lo
aveva visto vittorioso, quando si imbarca alla volta del suo ultimo esilio a
Sant’Elena, nell’Oceano Atlantico, forse ripensa al fuoco dei cannoni, alle
fiamme di Mosca, al ghiaccio della Beresina. Da lì partono ormai i giorni del
dolore che lo spirito del Romanticismo avrebbe esaltato più di quelli delle
vittorie, anche se per molti rimarrà il suo mito, alimentato dai contemporanei,
che lo tramanderanno ai posteri.