Nel processo di unificazione italiana, fin dalla spedizione garibaldina dei Mille e dall'estate 1860 si profilano pericolose forze contro-rivoluzionarie anti-unitarie, legittimiste e clerical-borboniche, che si saldano facilmente sulle basi del malcontento sociale contro l'esosa amministrazione sabauda, dell'endemico ribellismo contadino e del banditismo tradizionale delle zone appenniniche. Questi elementi si fondono nel dare corpo al brigantaggio post-unitario, considerato il pericolo più grande per il nuovo Stato italiano.
Contro questo fenomeno il governo di Torino si impegna con uno straordinario impiego di uomini e mezzi: tra questi ha un ruolo particolare l'impiego di volontari anche stranieri, come nel caso della Legione Ausiliaria Ungherese.
Erede della legione garibaldina ungherese, questa formazione vive successive fasi di organizzazione e riorganizzazione, segnate dall'impiego nelle zone più ribelli del Mezzzogiorno d'Italia. Sulla notoria crudeltà delle loro tecniche militari contro la guerra per bande, sul loro eroismo e temerarietà in battaglia, sull'abilità della cavalleria ussara vi sono molti echi nella letteratura post-unitaria: sui singoli (ufficiali e soldati) e sulla Legione nel suo insieme e rispetto ai comandi e alla popolazione locale, però dà nuovi dettagli la documentazione dell'AUSSME. Le carte, finora solo in parte edite e qui trascritte e pubblicate, infatti, forniscono interessanti elementi di studio sul cosiddetto "grande brigantaggio" del biennio 1891-'62 e sul personale militare impiegato nel primo e più difficile periodo dopo l'unificazione. L'articolazione del contesto storico e l'illutrazione dei documenti, accompagnata dalla loro trascrizione integrale, sono uno strumento utile per gli studi e per le ricerche sul Risorgimento italiano, nei suoi risvolti sociali rrispetto al brigantaggio e nell'interconnessione con la lotta per la libertà e l'indipendenza ungherese. In questo primo volume si illustrano i doumenti relativi alla spedizione garibaldina (1860) e al primo priodo di impieo della Legione, fino al dicembre 1861.