La cerimonia di premiazione si terrà il 9 maggio 2013 alle ore 14.30 presso la Biblioteca Storica del Centro Simulazione e Validazione dell'Esercito (Ce.Si.Va) di Civitavecchia.
Premio per il volume di Antonello Battaglia, I rapporti italo-francesi e le linee d'invasione transalpina (1859-1881)
Il volume A. Battaglia, I rapporti italo-francesi e le linee d'invasione transalpina (1859-1881), Nuova Cultura, Roma, 2013 ha ricevuto la targa dorata Premio Gen. Div. De Cia 2013.
La cerimonia di premiazione si terrà il 9 maggio 2013 alle ore 14.30 presso la Biblioteca Storica del Centro Simulazione e Validazione dell'Esercito (Ce.Si.Va) di Civitavecchia.
La cerimonia di premiazione si terrà il 9 maggio 2013 alle ore 14.30 presso la Biblioteca Storica del Centro Simulazione e Validazione dell'Esercito (Ce.Si.Va) di Civitavecchia.
Lezione seminariale dottorato
A. Carteny, La legione ungherese contro il brigantaggio. Vol 1 (1860-1861). I documenti dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito
Nel processo di unificazione italiana, fin dalla spedizione garibaldina dei Mille e dall'estate 1860 si profilano pericolose forze contro-rivoluzionarie anti-unitarie, legittimiste e clerical-borboniche, che si saldano facilmente sulle basi del malcontento sociale contro l'esosa amministrazione sabauda, dell'endemico ribellismo contadino e del banditismo tradizionale delle zone appenniniche. Questi elementi si fondono nel dare corpo al brigantaggio post-unitario, considerato il pericolo più grande per il nuovo Stato italiano.
Contro questo fenomeno il governo di Torino si impegna con uno straordinario impiego di uomini e mezzi: tra questi ha un ruolo particolare l'impiego di volontari anche stranieri, come nel caso della Legione Ausiliaria Ungherese.
Erede della legione garibaldina ungherese, questa formazione vive successive fasi di organizzazione e riorganizzazione, segnate dall'impiego nelle zone più ribelli del Mezzzogiorno d'Italia. Sulla notoria crudeltà delle loro tecniche militari contro la guerra per bande, sul loro eroismo e temerarietà in battaglia, sull'abilità della cavalleria ussara vi sono molti echi nella letteratura post-unitaria: sui singoli (ufficiali e soldati) e sulla Legione nel suo insieme e rispetto ai comandi e alla popolazione locale, però dà nuovi dettagli la documentazione dell'AUSSME. Le carte, finora solo in parte edite e qui trascritte e pubblicate, infatti, forniscono interessanti elementi di studio sul cosiddetto "grande brigantaggio" del biennio 1891-'62 e sul personale militare impiegato nel primo e più difficile periodo dopo l'unificazione. L'articolazione del contesto storico e l'illutrazione dei documenti, accompagnata dalla loro trascrizione integrale, sono uno strumento utile per gli studi e per le ricerche sul Risorgimento italiano, nei suoi risvolti sociali rrispetto al brigantaggio e nell'interconnessione con la lotta per la libertà e l'indipendenza ungherese. In questo primo volume si illustrano i doumenti relativi alla spedizione garibaldina (1860) e al primo priodo di impieo della Legione, fino al dicembre 1861.
Contro questo fenomeno il governo di Torino si impegna con uno straordinario impiego di uomini e mezzi: tra questi ha un ruolo particolare l'impiego di volontari anche stranieri, come nel caso della Legione Ausiliaria Ungherese.
Erede della legione garibaldina ungherese, questa formazione vive successive fasi di organizzazione e riorganizzazione, segnate dall'impiego nelle zone più ribelli del Mezzzogiorno d'Italia. Sulla notoria crudeltà delle loro tecniche militari contro la guerra per bande, sul loro eroismo e temerarietà in battaglia, sull'abilità della cavalleria ussara vi sono molti echi nella letteratura post-unitaria: sui singoli (ufficiali e soldati) e sulla Legione nel suo insieme e rispetto ai comandi e alla popolazione locale, però dà nuovi dettagli la documentazione dell'AUSSME. Le carte, finora solo in parte edite e qui trascritte e pubblicate, infatti, forniscono interessanti elementi di studio sul cosiddetto "grande brigantaggio" del biennio 1891-'62 e sul personale militare impiegato nel primo e più difficile periodo dopo l'unificazione. L'articolazione del contesto storico e l'illutrazione dei documenti, accompagnata dalla loro trascrizione integrale, sono uno strumento utile per gli studi e per le ricerche sul Risorgimento italiano, nei suoi risvolti sociali rrispetto al brigantaggio e nell'interconnessione con la lotta per la libertà e l'indipendenza ungherese. In questo primo volume si illustrano i doumenti relativi alla spedizione garibaldina (1860) e al primo priodo di impieo della Legione, fino al dicembre 1861.
Come gli stati diventano democratici. Prof. Pietro Grilli di Cortona
Il 17 maggio, ore 14,30, aula B10, Dip.to di Comunicazione e ricerca sociale, Via Salaria 113, I piano, si terrà una lezione del Prof. Pietro Grilli di Cortona, Università degli Studi Roma Tre, sul tema “Come gli stati diventano democratici”. Il Prof. Grilli di Cortona, politologo, è uno dei più eminenti studiosi di processi di cambiamento di regime.
Visita la pagina del Prof. Pietro Grilli di Cortona
Roberto Sciarrone, Strategie militari franco-tedesche a confronto 1905-1913, Nuova Cultura, Roma, 2013
Il Congresso di Berlino del 1878 e le successive alleanze tra
le maggiori potenze europee diedero vita a un lungo periodo di pace che terminò
con le guerre balcaniche e la prima guerra mondiale. L’epoca a cavallo tra i
due secoli fu contraddistinta da molteplici fattori, unici e dai tratti
mutevoli. L’Impero tedesco, dapprima
promotore e fulcro dell’equilibrio continentale, si trovò durante i primi anni del Novecento schiacciato sotto il peso della sua stessa crescita economica. Desideroso di rivaleggiare con le maggiori potenze uscì dall’isolamento bismarckiano per intraprendere una politica di potenza che trascinò l’Europa in guerra. Le ipotesi di conflitto e le strategie militari franco-tedesche riportate presentano i risultati di alcuni studi prodotti, tra il dicembre 1905 e il luglio 1913, riguardo alla politica militare dell’Impero tedesco e della Terza repubblica di Francia.
promotore e fulcro dell’equilibrio continentale, si trovò durante i primi anni del Novecento schiacciato sotto il peso della sua stessa crescita economica. Desideroso di rivaleggiare con le maggiori potenze uscì dall’isolamento bismarckiano per intraprendere una politica di potenza che trascinò l’Europa in guerra. Le ipotesi di conflitto e le strategie militari franco-tedesche riportate presentano i risultati di alcuni studi prodotti, tra il dicembre 1905 e il luglio 1913, riguardo alla politica militare dell’Impero tedesco e della Terza repubblica di Francia.
Rom europei tra processi di inclusione e strategie identitarie. 24 aprile
Si terrà il 24 aprile 2013 dalle 17 alle 19 in aula C , sezione di Storia delle religioni del dip.to di Storia, Culture, Religioni della Facoltà di Lettere e Filosofia la lezione seminariale Rom europei tra processi di inclusione e strategie identitarie tenuta dott. Alessandro Pistecchia.
Italia torna a dover fare una scelta ardua
Marina Tantushyan, de La voce della Russia, intervista il prorettore Biagini
Dottoranda vince il Japanese-Language Program for Specialists in Cultural and Academic Fields
Diana Shendrikova, dottoranda in Storia d'Europa, ha vinto il concorso per il
programma Japanese-Language Program for Specialists in Cultural and
Academic Fields, della Japan Foundation, destinato ai giovani studiosi umanistici di tutto il mondo, il cui ambito di ricerca
Il bando
prevede un periodo di studio e di ricerca di due mesi presso la Japan
Foundation Japanese-language Institute a Osaka con scambi
culturali e visite negli archivi e nelle biblioteche delle altre città giapponesi.
Il contributo dell'Esercito alla guerra di liberazione 29-30 aprile 2013
Il contributo dell'Esercito alla Guerra di
Liberazione
Convegno storico
29 e 30 aprile 2013
Società Geografica - Roma-Villa
Celimontana. Via della Navicella,12
29 Aprile
Ore 09.00 09.10 Apertura convegno Gen. D. Claudio Berto Capo V Reparto Affari General di Stato Maggiore dell’Esercito Ore 09.10- 09.25 Indirizzo di saluto del Gen. C.A. Claudio Graziano Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
Ore 09.30 - 09.45 Commemorazione Gen. Luigi Poli
Ore 09.00 09.10 Apertura convegno Gen. D. Claudio Berto Capo V Reparto Affari General di Stato Maggiore dell’Esercito Ore 09.10- 09.25 Indirizzo di saluto del Gen. C.A. Claudio Graziano Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
Ore 09.30 - 09.45 Commemorazione Gen. Luigi Poli
I Sessione - presiede Isastia
09.45 - 10.00 I combattimenti del settembre 1943. La difesa del passo della Futa, Zarcone – SME Uf. Storico
10.00 - 10.30 La Resistenza militare italiana all'estero: Cefalonia e Corfù, Insolvibile - Univ. Federico II di Napoli
10.30 - 11.00 Gli internati militari italiani, Gabriele - copresidente della Commissione Storica italo-tedesca
11.00 - 11.30 Le formazioni partigiane autonome in Piemonte Mauri- Vian, Mola
II Sessione - presiede Sodini
11.30 - 12.00 La Divisione Garibaldi ed il Comando Truppe Montagna, Becherelli - Università di Roma La Sapienza
12.00 - 12.30 Montezemolo ed il Fronte Militare Clandestino, Parisella - Direttore del Museo della Guerra di Liberazione
12.30 - 13.00 Militari nelle formazioni partigiane: Perotti, Gritti, Duca, Di Girolamo - Università di Teramo
30 Aprile
I Sessione – presiede Pizzigallo
09.00 - 09.30 Il Maresciallo d’Italia Messe ed il contributo dello Stato Maggiore Generale alla Guerra di Liberazione, Ungari
Università di Roma Luiss
09.30 - 10.00 In missione oltre le linee nemiche. Operatori radio e istruttori militari nelle formazioni
Partigiane, Nasini – Università di Cambridge
10.30 - 11.00 Il primo Raggruppamento Motorizzato e la "riscossa" dell'Esercito: Monte Lungo eMonte Marrone,
Conti - Università di Roma La Sapienza.
11.00 - 11.30 Il Corpo Italiano di Liberazione e la liberazione delle Marche, Severini – Università di Macerata
II Sessione - presiede Zarcone
11.30 - 12.00 I combattenti dimenticati: Le unità ausiliarie dalla linea Gustav alla Gotica, Ruzzi - Ist. reso Cuneo
12.00 - 12.30 I gruppi di combattimento nell'offensiva finale, Dundovich - Università di Pisa
12.30 - 13.00
-Testimonianza Rendina Pres Anpi (già Ufficiale EI e Comandante garibaldino)
-Testimonianza dell' Ambasciatore De Bosis Vice Presidente dell' Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di
Liberazione e già Ufficiale di collegamento con gli Alleati
13.00 Conclusioni Biagini, Prorettore Università La Sapienza
I paesi baltici nel Novecento. Storia di una libertà sospirata. 20 aprile 2013
Conoscere l'Europa è un ciclo di incontri organizzato ogni anno dall'Unitre Val di Cordina rivolto ai propri studenti e alla cittadinanza per promuiovere studi e ricerche originali sui principali paesi europei.
Un'occasione per ampliare la conoscenza di realtà a noi sempre più vicine e per favorire una consapevole integrazione nella grande famiglia europea.
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